Il momento di rivalsa è arrivato. Dopo quattro puntate in cui sembrava impossibile anche solo pensare di riuscire a ribaltare la situazione a favore del genere umano, finalmente in Belly of the Beast, episodio diretto da Norberto Barba (Grimm e CSI:NY), si è manifestato il famoso raggio di speranza. I nostri eroi si sono letteralmente stancati di prendere batoste a destra e a manca e si sono liberati psicologicamente del peso del fallimento dell’esplosione nucleare di New York. Ancora non è il momento di farsi assalire dai rimorsi e dal rammarico, purtroppo per la loro, già messa a dura prova, pazienza, devono reagire e continuare a lottare. Si trovano effettivamente nel ventre della bestia e se rinunciano a combattere verranno digeriti senza pietà.
L’unico a non essersi abbattuto per la sconfitta subita è Quinlan, che a quanto pare ha più di un motivo per voler vedere morto il Maestro. Anche se i flashback non ci hanno ancora raccontato tutta la storia, non è difficile intuire che Louisa (Hannah New) non ha fatto una bella fine. L’uccisione dell’unica persona a cui è stato legato in tutta la sua lunga vita spiegherebbe l’odio profondo che Quinlan prova per il Maestro. La sua determinazione una prima piccola vittoria del gruppo Fet & co., dopo tanto cercare, riescono finalmente a mettere le mani sulla testata nucleare.
L’altra piccola vittoria viene messa a punto da Dutch. Eichorst riesce a scoprire che Setrakian è ancora vivo e si trova in un reparto speciale che fa esperimenti su anziani con gruppo sanguigno B. Mentre il vampi-nazi è lì che si lecca le labbra alla sola idea di averlo tra le sue grinfie, Dutch corre in aiuto dell’anziano dando fuoco a Eichorst, ritardando così, o addirittura evitando del tutto, la sua vendetta. Una reazione da non sottovalutare, visto che finora abbiamo visto i protagonisti mantenere un profilo basso più per paura che per altro, questo è il segno che è rimasta solo la rabbia e la voglia di giustizia.
Anche Ephraim è pervaso da questo slancio verso la vendetta e finalmente riesce a districare il mistero del progetto New Horizon. La soluzione finale del Maestro è quella di trasformare gli esseri umani in bestiame, rinchiudendoli in quelli che sono a tutti gli effetti dei mattatoi con l’aspetto di campi di concentramento. L’incubo è diventato realtà. Tutte quelle storie che la nonna di Setrakian raccontava sono diventate realtà. E tutto questo per colpa di suo figlio. Ancora perso nel vortice di emozioni che questa consapevolezza si porta dietro, ora scopre qualcosa che lo costringe a farsi carico delle responsabilità del figlio, pena lo sterminio dell’umanità. Se mai dovessero ritrovarsi, questa rimarrebbe una ferita davvero difficile da rimarginare.
Il mondo creato da Guillermo del Toro mette in risalto tutti i difetti della società moderna e ci mostra quale sarà il nostro destino se non riusciremo a correggerli. I veri cattivi nella serie non sono gli strigoi ma la corruzione, l’egoismo, l’odio e la gelosia. Al giorno d’oggi questi problemi stanno diventando sempre più grandi creando terreno fertile per futuri regimi totalitari che trattano le persone solo come numeri. I protagonisti in questa storia non sono perfetti lo sappiamo, anzi, proprio per questo ci danno la possibilità di immedesimarci nel racconto. Ti fanno vedere e capire che anche in situazioni veramente disperate puoi sempre fare un’altra scelta, ma solo se ne hai il coraggio.
Commentate con noi e passate alla pagina The Strain – Italia.
Stay tuned